mercoledì 30 marzo 2011

Un tempio dell'azzardo in Spagna? Adelson promette investimenti miliardari



Presto un’altra meta andra’ ad aggiungersi alle possibili destinazioni tra cui scegliere per una
vacanza: stiamo parlando di Euro Vegas.
Dietro l'ambizioso progetto di una strip in stile Las Vegas in terra iberica ci sarebbe il magnate
miliardario Sheldon Adelson, proprietario di diversi templi dell'azzardo a Las Vegas e a Macao
oltre che al futuristico Las Vegas Sands di Singapore, terminato circa un anno fa e che al momento è stato visitato da oltre 10 milioni di turisti.

Che Adelson abbia adocchiato la Spagna per un remake del Las Vegas Sands è emerso in
un'intervista ad un corrispondente di Singapore dell'Agence France Press. E la notizia è di quelle in grado di scuotere l'economia, visto il movimento di miliardi ad esso connesso.

“Vorrei che si chiamasse Europa Vegas o Euro Vegas”, ha dichiarato l'uomo che ha fatto del
gambling e dei casino la propria fortuna. Attualmente sta trattando con le autorità spagnole, ma c'è ancora tutto da definire: innanzitutto trovare un luogo idoneo, poi ottenere le autorizzazioni. Madrid e Barcellona sembrerebbero i posti più indicati per la cittadella del gambling, ma si parla anche di Valencia e della Costa del Sol. Le autorità spagnole sono allettate dall'idea di un investimento particolarmente sostanzioso - si parla di 10 – 15 miliardi di euro - che si tradurrebbe in un vero e proprio toccasana in termini occupazionali. Adelson ha annunciato, forse un po' ottimisticamente, 180.000 posti di lavoro, però è necessario trovare altri investitori disposti a scommettere miliardi in questo progetto titanico.

Certo, Adelson la sua parte ce la metterebbe. Sua idea sarebbe costruire un mega-resort con annesso casinò con migliaia di slot machine, tavoli da poker e da blackjack, oltre 20.000 stanze, spazi per concerti, sale conferenze, l'onnipresente centro commerciale. L'idea sembra rispecchiare quella dell'Euro Vegas, gestito da hard Rock Cafè che sorgerà in Ungheria alla fine del 2012.

Chi non ha memoria corta si ricorderà di un progetto analogo di cui si parlava circa 3 anni fa, una
gambling zone faraonica che avrebbe dovuto sorgere nel deserto di Los Monegros, in Aragona.
Si annunciavano 32 hotel-casinò, due parchi tematici, un ippodromo, uno stadio e svariate aree
residenziali. Alla fine non si fece nulla a causa della crisi. Che questa invece sia la volta buona?